STORIA

Cascina del Pozzo

Una famiglia contadina che da cinque generazioni vive il vino e la terra come testimoni da trasmettere da padre in figlio.

Flavio Marchisio - Cascina del Pozzo - Castellinaldo d'Alba
PANORAMICA

Cascina del Pozzo

Cascina del Pozzo è una realtà contadina fin dalle sue origini.

Si trova a Castellinaldo d’Alba, nel cuore del Roero. La sua è una storia di uomini e donne che da cinque generazioni vivono il vino e la terra come testimoni da trasmettere da padre in figlio. Giacomo Marchisio insieme al figlio Giovanni iniziarono la produzione di vino sulle colline del Roero nei primi anni del ‘900.

Flavio e la moglie Vilma ne raccolgono l’eredità e, nel 1983, fondano l’azienda vitivinicola della Vigna del Pozzo (attuale sede dell’azienda). Dopo di loro, i figli Gianmario, Stefano e Denise insieme a Filomena, Sara e Paolo, nei primi anni 2000 ribattezzano l’azienda Cascina del Pozzo.

La produzione di vino di qualità prosegue anno per anno con l’arrivo di nuove etichette fino ai giorni nostri. Oggi in azienda troviamo anche la quinta generazione composta da Lorenzo e Gabriele, attivi a tempo pieno nella conduzione dell’azienda di famiglia e Lucrezia, Michele e Giulia, sempre pronti a dare il loro supporto.

120+

di storia

5+

Generazioni

22

ettari vitati

100.000

bottiglie / anno

Ad oggi l’azienda conta un’estensione di 22 ettari vitati di proprietà, tutti a Castellinaldo, dove curiamo personalmente ogni filare come fosse unico.

In cantina la parola d’ordine è rispetto per la natura e per la tradizione.

Tra le nostre etichette: il Roero Arneis (Montemeraviglia), la Castellinaldo Barbera d’Alba e il Roero (Montegalletto e Serra Zoanni) sono le nostre gemme più preziose e puntiamo a valorizzarle.

Le tecnologie di cui ci avvaliamo sono avanzate ma non dimentichiamo quel concetto di “tradizione” che da sempre è il principio guida di ogni nostro passaggio produttivo.

Famiglia Marchisio - Cascina del Pozzo - Castellinaldo d'Alba

GALLERY

Alcuni scatti della famiglia

Flavio, Vilma, Gianmario e Filomena, Stefano e Sara, Lorenzo, Gabriele e Lucrezia, Michele e Giulia. Poi Iccio, Bel e Bobo.

l’uva

“La qualità dell’uva proviene dalla cura che uno da al vigneto, con la produzione giusta, non esagerando, con i quintalaggi, quindi porti a casa dell’uva buona. Vedi quei nebbioli qua sopra… diradiamo… si tolgono i grappoli in più. C’è una scelta a inizio luglio – metà luglio si lasciano 7/8 grappoli a pianta e quindi il grappolo che rimane è più forte, con più energia, generando più colore, più struttura, più alcol.”

Gianmario

Trasporto

“L’uva la portiamo a casa nei binks, che sono dei cassoni che pesano sui 3 quintali e mezzo circa, quindi l’uva arriva intera, in modo tale da avere una vinificazione ottimale.”

Stefano

l’acino

“L’acino della favorita è molto grande, contiene più acqua e ottieni un prodotto più leggero. Sull’arneis invece il grappolo è più piccolo, l’acino è più piccolo e quindi contiene meno acqua e rimane un po’ più strutturato e corposo.”

Stefano

Vendemmia

“Questa è una pianta che purtroppo per la siccità di quest’anno sta seccando, l’uva non è arrivata a maturazione, è rimasta piccola, quindi non ha un grado zuccherino accettabile quindi la lasciamo sulla pianta. Se tu vendemmiassi a macchina andrebbe tutto nel calderone. Vendemmiando a mano tu hai una cernita dell’uva. Se c’è il grappolo che non ti piace, lo butti via. La macchina non può fare la scelta che fa la persona.”

Gianmario

Momenti

Flavio Marchisio

Piantiamo le viti nuove, una vigna nuova di barbere. le famose barbere di Castellinaldo. Qui è il terreno giusto per le barbere. A Castellinaldo ci sono sempre state le migliori barbere qui intorno…