io-yè

Langhe Bianco


Prima annata: 2020

Lo io-yè è figlio della quinta generazione della famiglia, venne introdotto con la voglia di dare qualcosa di diverso dai vini bianchi nostrani.

Non facendo alcun invecchiamento, mantiene al naso i sentori primari dell’uva: fiori bianchi, agrumi. In bocca rimane molto intenso, ricco e soprattutto spiccano mineralità e sapidità.

La sfida di impiantare Viognier sulle colline della zona ha dato ottimi frutti. Perfetto come aperitivo, si adatta a pesce, ostriche e risotti. ottimo con formaggi a pasta molle erborinati.


Vino Langhe Bianco Yo-Yè

YO-YÈ

Langhe Bianco

Viognier

0%

VitignoViognier 100%
Area di produzioneCastellinaldo d'Alba - Roero
TerrenoLimonoso e argilloso
Esposizione / Altitudinesud est / 290 m
Allevamento / Potaturacontrospalliera / Guyot
Densità d'impianto5.000 viti per ettaro
Resa per ettaro70hl
VendemmiaManuale a metà settembre
VinificazionePressatura soffice; fermentazione alcolica in Inox termocondizionato; regime massimo 17°; protezione dall'ossigeno.
Affinamento6 mesi in inox con batonnages periodici
Bottiglie annue2.500
AbbinamentiPiatti di pesce, antipasti e primi piatti, verdure gratinate, formaggi stagionati
Formati0,75L
Domande Frequenti FAQ - Cascina del Pozzo

Domande Frequenti

Curiosità e domande sul Yo-yè Langhe Bianco e concetti relativi

Il tipo di uva è come quella del Vermentino con la peculiarità che nel Roero le colline sabbiose ed asciutte ne frenano la vigoria vegetativa ottimizzandone la maturazione in grappoli dorati. Rispetto all'Arneis il grappolo è molto più lungo con acini più grossi, risultandone un vino più leggero.

Un cru, dal verbo francese croître (crescere), significa "quello che cresce in una zona" e indica uno specifico vigneto di una determinata regione geografica dalla quale si ottiene un vino particolarmente di qualità.

La parola cuvèe sta a indicare un vino composto dalla miscela di più vini. Mescolando vini diversi è possibile equilibrare i sapori e perfezionare i gusti espressi dai vari cru.

Il termine guyot prende il nome dal suo ideatore, il Dott. Jules Guyot che verso la metà XIX secolo ha dato vita a questo sistema di allevamento della vite. Il guyot alla Cascina del Pozzo è quello semplice quindi con un solo capofrutto. Sui vini rossi lasciamo dalle 6 alle 8 gemme a seconda del vigore della pianta e un solo sperone di 2 gemme per l'anno successivo. Questo porta ad avere più qualità e meno quantità.

Il batonnage è una tecnica utilizzata per rimescolare un vino in fermentazione che poi passerà alla fase di affinamento in barrique. L'azione riporta le fecce, ossia i residui dei lieviti necessari alla fermentazione alcolica, in superficie. Il batonnage viene per tradizione effettuato con il bâton o “bastone”.

Tonneaux, dal latino “tunna”, significa “botte” o “recipiente”. Sono botti di legno, originarie della zona di Bordeaux, in Francia, diffuse in tutto il mondo, utilizzate per l’affinamento del vino.


Vigneto: Monticelli

Vigna Monticelli Cascina del Pozzo

Abbinamenti


Crostacei

Piatto di crostacei

La Favorita si abbina bene con i crostacei. Di seguito alcuni classici ben compatibili con questa etichetta:

  • Fumetto di crostacei
  • Crostacei con verdure al vapore e maionese agli agrumi
  • Paella di mare
  • Spaghetti avocado e gamberi
  • Gamberoni al guazzetto
  • Paccheri alla crema di scampi e gamberi

Primi di pesce

Primi piatti di pesce

La Favorita è inoltre ideale con i primi piatti di pesce. Di seguito alcuni esempi:

  • Spaghetti alle vongole
  • Ravioli al vapore
  • Calamarata
  • Risotto ai frutti di mare
  • Linguine gamberetti, zucchine e zafferano
  • Mezze maniche al tonno
  • Spaghetti allo scoglio

Carni bianche

Piatto di carne bianca

La Favorita va bene anche con le carni bianche. Di seguito alcuni esempi:

  • Cotoletta di pollo
  • Involtini di tacchino
  • Pollo alla cacciatora
  • Rotolo in erba cipollina
  • Scaloppine di vitello al limone
  • Straccetti di tacchino alla pizzaiola
  • Hamburger di vitello agli spinaci

Lorenzo

"In questo prato è dove c'era un asinello bianco che veniva sempre a salutarci e quando eravamo qui lui stava sempre con noi, girava qua intorno, noi gli davamo un po' d'erba ogni tanto... infatti è diventato la mascotte e l'abbiamo messo sull'etichetta"

Yo Yè